E’ sempre un piacere passeggiare senza meta e perdersi
per le calli veneziane. Non c’e’ modo migliore per scoprire nuove strade, nuovi
Rii, nuovi palazzi, nuove chiese ai quali non avevi mai prestato attenzione
prima. Non importa quante volte tu sia stato a Venezia, quando ti perdi per le
sue vie verrai sorpreso da qualche dettaglio che ti era sfuggito e che rendera’
la passeggiata magica e fonte impagabile di ispirazione.
E’ con questo spirito che, in una bellissima e fredda giornata
di sole, ho deciso che avrei scelto un
Sestriere a me non molto familiare, e avrei scoperto qualche cosa di nuovo
perdendomi tra le sue strade e i suoi ponti. La cosa piu’ interessante che ha
catturato la mia attenzione e’ stato un set di campanelli, fatti da faccioni
strani da tirare. La tentazione di suonare tutti i campanelli era forte, ma la
parte razionale e responsabile di me ha avuto il sopravvento e ho desistito.
Entrare in questa libreria e’ stato come essere trasportati
in un altro mondo. Attraversando i corridoi attorniati dai libri disposti su
barche mi sembrava quasi di intraprendere una piccola avventura letteraria. La
polvere, l’eau de chardonnay e il gatto della libreria sono stati miei compagni
nell’esplorare questa giungla di libri in cui mi ero immersa. Da ogni dove spuntava
un titolo interessante. Prendevo in mano un libro dopo l’altro per leggerne la
trama, guardare la copertina, vedere l’anno di pubblicazione. Alcuni testi
erano divertenti, come quello che spiegava come ottenere ottimi piatti della
cucina cinese cucinandoli al microonde, altri erano grandi classici della
letteratura (Dante, Moravia, D’Annunzio..), e alcuni libri avevano una dedica
scritta a mano nelle prime pagine. Chissa’
chi l’aveva scritta, e per chi? E chissa’ quali vicissitudini hanno
portato quel volume in questa libreria. Domande a cui solo la fantasia puo’
dare risposta.
I libri sembravano essere disposti a casaccio. Ma quando ho
chiesto di un libro specifico a uno dei commessi, esso si e’ diretto a passo
sicuro verso un angolo della libreria e muovendo i libri a destra e a manca ha
fatto spuntare il titolo da me richiesto da quel caos apparente . Fare quattro
chiacchiere con lui e con gli altri commessi della libreria e’ un’occasione che
consiglio vivamente di non perdere. Conversazioni cosi’
tipicamente veneziane sono ormai piuttosto rare.
Cosi’ come trovare uscite anti incendio come questa non e’
cosa da tutti i giorni:
O ammirare il canale da scale cosi’ originali:
In fondo era solo una semplice libreria, nulla di speciale.
Ma qualche volta e’ lo spirito col quale
si fanno le cose a fare la differenza, e che puo’ rendere una normale libreria
un luogo magico e speciale, e rendere una giornata invernale a Venezia
memorabile.
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